Da ieri è online un video postato sul profilo Facebook di Alberto Di Giandomenico - coordinatore cittadino a Sulmona del movimento “Italica” - con il quale informa che una struttura ricettiva di Campo di Giove ha dato la propria disponibilità ad ospitare, in accordo con la Prefettura, una trentina di migranti.
Nel video l’autore espone il proprio pensiero rilevando come questa scelta comporti inevitabili conseguenze negative su tutta la comunità, mancando i presupposti affinché si raggiunga l’obiettivo di conciliare solidarietà e sviluppo in un paese a vocazione turistica come Campo di Giove.
Il video ha generato un’ampia discussione sui social da parte di cittadini e turisti che, a vario titolo, hanno espresso diversi punti di vista sull’argomento, per la gran parte manifestando perplessità e preoccupazione per la scelta della struttura ricettiva campogiovese.
E, in un altro post, riprende un comunicato pubblicato sul sito onda.tv nel quale anche gli amministratori comunali di Campo di Giove, per bocca del vicesindaco Stefano Di Mascio esprimono la loro preoccupazione dichiarando:
“Nessuno di noi sapeva nulla ma capiamo anche che queste sono le procedure” […] “il nostro non è un no ai richiedenti asilo ma siamo preoccupati sia per il numero che per i risvolti turistici e sociali”.
Noi del blog abbiamo parlato con i diretti interessati che ci hanno spiegato come la scelta di accreditare la struttura alberghiera presso la Prefettura dell’Aquila, rendendola disponibile ad ospitare i migranti, sia la conseguenza di un’attenta valutazione della situazione del turismo a Campo di Giove.
Ritengono infatti di aver ricevuto solo risposte vane e inconcludenti a fronte degli importanti investimenti fatti per il miglioramento delle strutture turistiche del paese, la disponibilità a collaborare per il bene della comunità nonché le numerose sollecitazioni rivolte innanzitutto agli amministratori comunali (di oggi e di ieri) affinché si garantissero le condizioni minime indispensabili per lo svolgimento delle attività imprenditoriali legate al turismo.
Per esempio con la mancata programmazione nei giusti tempi della stagione invernale e la certezza del funzionamento degli impianti di risalita, la mancata pubblicazione di un cartellone unico delle manifestazioni turistiche estive da diffondere per tempo e non a fine luglio e la mancata tenuta (almeno) dignitosa del campo sportivo.
Tutto questo li ha portati a prendere atto di una situazione di trascuratezza se non di presa in giro con l'aggiunta dell'amarezza di queste ore in cui il "dibattito" che si è creato non ha portato nessuno a chiedersi il "perché" di questa scelta.
Apprendiamo che il 31 luglio è stato convocato il Consiglio comunale per discutere della questione unitamente ad una convocazione dell’assemblea da parte dell’associazione dei commercianti e imprenditori del posto.
Ulteriori aggiornamenti verranno pubblicati nelle prossime ore.
Nel video l’autore espone il proprio pensiero rilevando come questa scelta comporti inevitabili conseguenze negative su tutta la comunità, mancando i presupposti affinché si raggiunga l’obiettivo di conciliare solidarietà e sviluppo in un paese a vocazione turistica come Campo di Giove.
Il video ha generato un’ampia discussione sui social da parte di cittadini e turisti che, a vario titolo, hanno espresso diversi punti di vista sull’argomento, per la gran parte manifestando perplessità e preoccupazione per la scelta della struttura ricettiva campogiovese.
E, in un altro post, riprende un comunicato pubblicato sul sito onda.tv nel quale anche gli amministratori comunali di Campo di Giove, per bocca del vicesindaco Stefano Di Mascio esprimono la loro preoccupazione dichiarando:
“Nessuno di noi sapeva nulla ma capiamo anche che queste sono le procedure” […] “il nostro non è un no ai richiedenti asilo ma siamo preoccupati sia per il numero che per i risvolti turistici e sociali”.
Noi del blog abbiamo parlato con i diretti interessati che ci hanno spiegato come la scelta di accreditare la struttura alberghiera presso la Prefettura dell’Aquila, rendendola disponibile ad ospitare i migranti, sia la conseguenza di un’attenta valutazione della situazione del turismo a Campo di Giove.
Ritengono infatti di aver ricevuto solo risposte vane e inconcludenti a fronte degli importanti investimenti fatti per il miglioramento delle strutture turistiche del paese, la disponibilità a collaborare per il bene della comunità nonché le numerose sollecitazioni rivolte innanzitutto agli amministratori comunali (di oggi e di ieri) affinché si garantissero le condizioni minime indispensabili per lo svolgimento delle attività imprenditoriali legate al turismo.
Per esempio con la mancata programmazione nei giusti tempi della stagione invernale e la certezza del funzionamento degli impianti di risalita, la mancata pubblicazione di un cartellone unico delle manifestazioni turistiche estive da diffondere per tempo e non a fine luglio e la mancata tenuta (almeno) dignitosa del campo sportivo.
Tutto questo li ha portati a prendere atto di una situazione di trascuratezza se non di presa in giro con l'aggiunta dell'amarezza di queste ore in cui il "dibattito" che si è creato non ha portato nessuno a chiedersi il "perché" di questa scelta.
Apprendiamo che il 31 luglio è stato convocato il Consiglio comunale per discutere della questione unitamente ad una convocazione dell’assemblea da parte dell’associazione dei commercianti e imprenditori del posto.
Ulteriori aggiornamenti verranno pubblicati nelle prossime ore.
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