CAMPO DI GIOVE - Si è celebrata ieri la festa di Sant’Eustachio (leggi qui la storia del Santo), Patrono del paese.
Il programma è stato incentrato sulla celebrazione della S. Messa e dalla processione accompagnata dalla musica della Banda a cui hanno preso parte i fedeli, le autorità civili e militari.
Come di consueto dopo il rientro ed il bacio della reliquia del Santo, si è assistito allo spettacolo dei fuochi pirotecnici.
La festa di Sant’Eustachio è una giornata importante per molti campogiovesi anche se, negli ultimi anni si nota l’assenza dei tanti cittadini che risiedono fuori paese per ragioni di lavoro, connotando così - anche con una leggera vena di malinconia - i ricordi soprattutto delle persone anziane, quando cioè il 20 settembre era per loro il giorno della festa per antonomasia, paragonabile quasi al Natale.
Oggi, 21 settembre, si continua la festa commemorando il compatrono, San Matteo Evangelista (leggi qui la storia di San Matteo).
La scelta di queste due date trova un probabile legame con la “transumanza”, in passato infatti, di questo periodo, i pastori del posto si congedavano dalle proprie famiglie per portare le greggi presso i miti pascoli della Puglia per trascorrevi tutti i lunghi mesi invernali.
Di seguito alcune foto della giornata.
(La redazione ringrazia gli autori Francesco Amorosi ed Andrea Di Gregorio).
Il programma è stato incentrato sulla celebrazione della S. Messa e dalla processione accompagnata dalla musica della Banda a cui hanno preso parte i fedeli, le autorità civili e militari.
Come di consueto dopo il rientro ed il bacio della reliquia del Santo, si è assistito allo spettacolo dei fuochi pirotecnici.
La festa di Sant’Eustachio è una giornata importante per molti campogiovesi anche se, negli ultimi anni si nota l’assenza dei tanti cittadini che risiedono fuori paese per ragioni di lavoro, connotando così - anche con una leggera vena di malinconia - i ricordi soprattutto delle persone anziane, quando cioè il 20 settembre era per loro il giorno della festa per antonomasia, paragonabile quasi al Natale.
Oggi, 21 settembre, si continua la festa commemorando il compatrono, San Matteo Evangelista (leggi qui la storia di San Matteo).
La scelta di queste due date trova un probabile legame con la “transumanza”, in passato infatti, di questo periodo, i pastori del posto si congedavano dalle proprie famiglie per portare le greggi presso i miti pascoli della Puglia per trascorrevi tutti i lunghi mesi invernali.
Di seguito alcune foto della giornata.
(La redazione ringrazia gli autori Francesco Amorosi ed Andrea Di Gregorio).
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