CAMPO DI GIOVE - Con due autobus diretti a L’Aquila, ieri, un numeroso gruppo di cittadini campogiovesi, ha organizzato una protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale per esprimere il proprio disappunto sulla “rimodulazione” del servizio di guardia medica.
Il provvedimento previsto dalle attuali disposizioni diramate dal Direttore generale della ASL, prevede infatti l’accorpamento della sede di continuità assistenziale di Campo di Giove con quella di Sulmona, privando di fatto il paese di un servizio fondamentale.
A partire dal mese di agosto, diverse sono state le comunicazioni espresse da parte delle autorità regionali che tuttavia ad oggi, non hanno prodotto risultati “nero su bianco” su eventuali proposte di soluzione del problema.
A Campo di Giove intanto si è costituito un comitato spontaneo di persone che finora si è molto impegnato a tenere alta l’attenzione, proponendosi in diverse occasioni come interlocutore dell’amministrazione comunale e regionale, fino all’organizzazione della protesta di ieri con la quale si è ottenuto la convocazione entro la fine del mese, di un tavolo tecnico a cui dovrebbero prendere parte l’Assessore regionale Paolucci, il direttore della ASL 1 Silveri, il Sindaco di Campo di Giove e rappresentanti del comitato stesso.
L’obiettivo è quello di trovare una via d’uscita che possa conciliare le esigenze di riorganizzazione della spesa sanitaria con quelle più che legittime di un’intera comunità che si mostra tenace e combattiva nel volersi vedere riconosciuta e rispettata a partire dal diritto alla salute.
Il provvedimento previsto dalle attuali disposizioni diramate dal Direttore generale della ASL, prevede infatti l’accorpamento della sede di continuità assistenziale di Campo di Giove con quella di Sulmona, privando di fatto il paese di un servizio fondamentale.
A partire dal mese di agosto, diverse sono state le comunicazioni espresse da parte delle autorità regionali che tuttavia ad oggi, non hanno prodotto risultati “nero su bianco” su eventuali proposte di soluzione del problema.
A Campo di Giove intanto si è costituito un comitato spontaneo di persone che finora si è molto impegnato a tenere alta l’attenzione, proponendosi in diverse occasioni come interlocutore dell’amministrazione comunale e regionale, fino all’organizzazione della protesta di ieri con la quale si è ottenuto la convocazione entro la fine del mese, di un tavolo tecnico a cui dovrebbero prendere parte l’Assessore regionale Paolucci, il direttore della ASL 1 Silveri, il Sindaco di Campo di Giove e rappresentanti del comitato stesso.
L’obiettivo è quello di trovare una via d’uscita che possa conciliare le esigenze di riorganizzazione della spesa sanitaria con quelle più che legittime di un’intera comunità che si mostra tenace e combattiva nel volersi vedere riconosciuta e rispettata a partire dal diritto alla salute.
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